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36a Sagra delle Erbe Palustri
11/12/13/14 settembre 2020

Torna la sagra delle antiche arti dell’utilizzo delle erbe di valle.

Da venerdì 11 a lunedì 14 settembre si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo la trentaseiesima edizione della Sagra delle Erbe Palustri, iniziativa che ogni anno rievoca le antiche arti dell’utilizzo delle erbe di valle e del legno nostrano. La sagra, organizzata dall’associazione culturale Civiltà delle Erbe palustri in collaborazione col Comune di Bagnacavallo, rappresenta un’opportunità unica per apprezzare l’abilità degli artigiani villanovesi del “Cantiere Aperto” e dei cestai e intrecciatori ospiti della manifestazione, che nelle giornate di sabato e domenica (ore 9-18) sarà possibile vedere all’opera nei laboratori dimostrativi di intreccio e degli antichi mestieri.

Sempre nelle giornate di sabato e domenica, dalle 8 alle 20, il centro del paese sarà inoltre caratterizzato dalle bancarelle del grande mercatino “La Soffitta in piazza”.

Nel pomeriggio di sabato, alle ore 15.30, sarà prevista la camminata “Lungo il Lamone con Dante”, che rientra nel programma degli eventi “Incontro a Dante” (11/12/13 settembre) a cura delle guide indipendenti di Ravenna e dell’associazione Il Cammino di Dante.

I partecipanti saranno condotti in una visita guidata lungo l’argine del Lamone, con intermezzi danteschi e letture finali presso l’Ecomuseo, interpretate da Giuseppe Bellosi (€ 14, info e prenotazioni 339 6463426).

Nel pomeriggio di domenica, le vie, le piazze e il parco pubblico saranno animati dall’energia dei Musicanti di San Crispino, dalle bolle giganti di Strudel, bórda, papòn e mazapègul sui trampoli di Elastica Teatro e dallo spettacolo di burattini tradizionali a cura del Teatro dell’Aglio.

Oltre alla possibilità di visitare liberamente la splendida collezione dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri e l’etnoparco “Villanova delle Capanne”, numerose sono le mostre allestite per l’occasione: presso la Sala Azzurra del Palazzone sarà presente la mostra fotografica “Il Delta: terra, acqua e cielo”, curata dal gruppo del Laboratorio di Fotografia “Il Forno” di Villanova, che con i loro scatti catturano lo splendido territorio Delta del Po tra paesaggi, flora e fauna, riflettendo sull’importanza di custodire e proteggere questo prezioso patrimonio ricco di biodiversità.

L’etnoparco “Villanova delle capanne” farà invece da sfondo alla mostra “Arcaico Presente”, che esporrà le originali sculture e installazioni di Arianna Ancarani e Aurelio Piano del collettivo Trame del Bosco, realizzate intrecciando diverse piante coltivate e selvatiche, materiali effimeri e deperibili ma anche rinnovabili e in un certo senso “eterni” e sempre presenti, così come il sapere delle mani che riscoprono gesti antichi per creare qualcosa di nuovo, sottolineando che continuità e rinnovamento sono due aspetti del medesimo processo. All’interno delle sale del museo, l’esposizione prosegue con opere di piccole dimensioni, piatti e vasi intrecciati, alcuni dei quali integrati con materiale ceramico.

Sempre restando in tema di intrecci, lungo il percorso espositivo dell’Ecomuseo si sviluppa la mostra “Intrecci dal mondo”, che attraverso una ricca varietà di manufatti provenienti da varie regioni italiane, areee e località europee ed internazionali, testimonia la sapienza dell’uomo nell’utilizzare le materie prime fornite dalla natura in modo funzionale, creativo e artistico.

La mostra “Ponti, palazzi ed edifici storici nelle Terre della Lamone”, allestita sempre all’interno del museo, si compone dell’esposizione “Lamone – emozioni tra terra e acqua” con foto dei principali siti che si trovano lungo il fiume, realizzata in occasione della campagna di comunicazione relativa all’intervento di riqualificazione del percorso cicloturistico, di una mappa con tutti i ponti che attraversano il fiume e di una retrospettiva fotografica delle principali località delle Terre del Lamone.

Nel grande capanno dell’etnoparco, si trova invece “Din Don” l’esposizione di campane e campanacci di varie epoche, raccolte dal collezionista Romano Dirani.

Come sempre sarà possibile assaggiare la cucina delle azdóre presso la Locanda dell’allegra mutanda, all’interno dell’Ecomuseo: nella serata di venerdì si terrà “PerBacco che cena!” con menu in abbinamento ai pregiati vini del Consorzio Il Bagnacavallo (€ 25, posti limitati, prenotazione obbligatoria tel. 0545 47122); mentre nelle giornate di sabato e domenica, a pranzo e cena, sarà proposto un menu alla carta con l’immancabile binomio strozzapreti e strozzasindaci, ottimi taglieri e secondi a base di carne e gli squisiti dolci caserecci (si consiglia la prenotazione tel. 0545 47122); non mancheranno le specialità offerte dai ristori del paese.

Per salutare la Sagra, lunedì 14 settembre, la condotta Slow Food Godo e Bassa Romagna propone “Lassù in Val Zebrù”, cena con prodotti tipici valtellinesi con un menu curato dallo chef Federico Scudellari (€ 30 soci Slow Food, € 35 non soci, posti limitati, prenotazione obbligatoria: 347 4524084 – slowfoodbassaromagna@gmail.com).

Ingresso libero alle mostre e alla manifestazione. Tutte le attività in programma saranno svolte seguendo i protocolli di sicurezza anticontagio Covid-19.

 

Informazioni e prenotazioni: associazione culturale “Civiltà delle Erbe palustri”, tel. 0545.47122, erbepalustri.associazione@gmail.com, Facebook “Erbe Palustri Associazione Culturale”.

Ecomuseo delle Erbe Palustri

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